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Dic 30, 2008 - tricot    2 Comments

***RICIC LANA

maglione da gonna.jpgConoscendo la mia “mania riciclona”

mi hanno regalato una gonna di lana fatta a mano.

Nuova,mai messa…

peccato che io non uso gonne.

Allora scucio qua,cucio là,

aggiungo un paio di maniche,

mi invento un collo un pò particolare…

ed ecco un maglione caldo caldo,

bello lungo.

Un genere che mi mancava.

Dic 23, 2008 - tricot    Commenti disabilitati su ***follemente,magnificamente tricot

***follemente,magnificamente tricot

alberi natale.jpg Moda

Pezzi unici, è di scena il tricot

di Serena Tibaldi
Come nascono gli abiti tricot più straordinari della stagione? Con tanta creatività e maestria artigianale. Una guida per gli appassionati

Hussein Chalayan

Hussein Chalayan
Una riflessione sulla storia dell’uomo e sulla sua evoluzione, dall’età della pietra ai viaggi nello spazio, ed espressa da volumi avvolgenti e materiali tridimensionali

In tre parti
L’abito è stato realizzato con tre diversi tipi di tricot, tutti lavorati su una base mélange a effetto pixel che, secondo il designer, rappresentano l’era del computer nell’evoluzione dell’uomo

Trecce tecno
La parte superiore, come pure le maniche oversize, è tricottata a cable knit, la tecnica in cui i diversi fili vengono intrecciati l’uno con l’altro.

Cambio
di materiali La gonna, rimborsata sul fondo, è invece di ciniglia di lana a effetto bouclé, più lucida della maglia.

Sandra Backlund

Sandra Backlund
La collezione si chiama Last Breath Bruises; fin dal principio sapevo che sarebbe stata dedicata ai lividi, senza nemmeno sapere perché: poi un giorno sono caduta dalle scale del mio studio, senza motivo, e ho scoperto che, nello stesso momento in cui cadevo, mia nonna, a cui sono molto legata, moriva. Un tributo al nostro legame

Armatura
Il pesante top di maglia in lana e seta è studiato per fare da corazza, definendo spalle, braccia e torace grazie ai volumi dei tubolari di maglia.

Forma a X
Il punto vita risulta ancora più enfatizzato dagli oblò laterali che lasciano i lati del corpo scoperti, assottigliando la silhouette, e dal gonnellino a ruota.

Fatto a mano
Sandra ritiene la realizzazione pratica delle sue creazioni parte fondamentale del processo creativo, perciò realizza personalmente ogni pezzo, utilizzando ferri da maglia del diametro anche di 15 cm.

Kenzo

Kenzo par Antonio Marras
L’intera sfilata è un omaggio a Sayoko Yamaguchi, musa e icona delle prime stagioni di Kenzo, scomparsa di recente. Partendo da lei Antonio Marras, direttore creativo, ha rielaborato le radici orientali della Maison

Come creature marine
Il miniabito svasato è fatto di maglia di lana ingentilita dalla morbidezza del mohair. Le microruche a corolla che decorano lo scollo ricordano per la forma e il movimento gli anemoni marini.

Bolle
Tutto l’abito è lavorato a crochet nei toni del grigio. L’effetto bolle a sbalzo è amplificato dall’inserimento di fili colorati, fatti per sembrare coriandoli.


Nov 29, 2008 - tricot    3 Comments

***fai da te il cappotto di maglia di GILES DEACON

1.jpg

Esplode un nuovo fenomeno del fai-da-te. Ora si tratta di lavorare ai ferri, con gomitoli di lana. Attori come Russell Crowe, idoli metropolitani come Sarah Jessica Parker e giovanissime topmodel: tutti pronti a rispolverare quelle quattro nozioni di dritto e rovescio imparate distrattamente da nonne e mamme, perché lavorare ai ferri o a crochet è il massimo dello chic. Nascono così raduni nazionali di knitter ansiosi di creare maxi-cardigan, gilet e avvolgenti sciarpe. Tutti pazzi per trecce, jacquard e punti Irlanda. Scopri con Elle.it i segreti della maglieria degli stilisti, come questo impegnativo, ma bellissimo cappotto di Giles Deacon.

Nella foto, cappotto in maglia, Giles Deacon.

Occorrente
g 1.800 di lana color verde-oro grezza per il cappotto, 4 m di lana grezza color canna di fucile per la cintura, 2 paia di ferri n. 13 o ferri di legno del diametro di circa 3 cm (si possono realizzare in un bricocenter con paletti circolari di legno lunghi 35 cm e molati a una estremità).
La lana grezza si trova in commercio con un diametro di 1 cm o 1,5 cm. Usando ferri di queste dimensioni, occorre usare il filo doppio, triplo o quadruplo. Per essere sicuri di ottenere il risultato desiderato e lo spessore ideale del capo, basta realizzare un piccolo campione con una quindicina di maglie. Se appare troppo compatto, eliminare un filo. Al contrario, se appare trasparente aggiungerne un altro. (PS: qui si deve andare un po’ a occhio, chi lavora a maglia, infatti, ha una “mano” particolare: ossia c’è chi tende a lasciare le maglie troppo strette o, al contrario, a lavorarle lasciandole piuttosto allentate… Una precisione matematica è impossibile da raggiungere).
Esecuzione
Il dietro e il davanti si lavorano in un solo pezzo.
Avviare 120 cm di maglie e lavorare a maglia rasata per 40 cm. Proseguire, sempre a maglia rasata, diminuendo una maglia ogni giro sul diritto del lavoro. Diminuire 2 maglie (2 a destra e due a sinistra della linea dei fianchi) per formare il giro manica. Il lavoro, a questo punto, sarà diviso in tre parti che costituiscono i due davanti e il dietro. Proseguire separatamente su queste tre parti ancora a maglia rasata per 15 cm, quindi diminuire 1 maglia a ogni giro per altri 7 cm, per la scollatura. Intrecciare tutte le maglie.
Maniche: per ciascuna, avviare 30 cm di maglie e lavorare per 35 cm a maglia rasata. A questo punto, diminuire per il giro manica 1 maglia per parte e proseguire diminuendo 1 maglia per parte sul dritto del lavoro per 12 cm.
Tasche: avviare 25 cm di maglie e lavorarle a punto dritto per 25, 30 cm.
Cintura: la cintura è semplicemente “annodata” ossia è realizzata eseguendo una serie di nodi semplici e progressivi, molto stretti uno vicino all’altro.
Confezione e finiture
Cucire le spalle. Cucire le maniche e inserirle. Riprendere le maglie del polsi con la stessa lana e lavorare a punto dritto per 10 cm. Riprendere con lo stesso filato anche le maglie del bordo inferiore e lavorare a punto dritto per 20 cm. Riprendere le maglie dei bordi dei due davant e dello scollo e lavorare a punto dritto per 10 cm. Cucire le tasche in prossimità del bordo inferiore.

Nov 24, 2008 - tricot    5 Comments

…… 2** mi scrive…

1.jpg1.jpgCiao laura,         

questo l’ho fatto io..

ahahahhaha!

che soddisfazione calcolando che sono una schiappa e che prima di adesso avevo solo fatto coperte all’uncinetto;

volevo precisare che se sono arrivata a fare sciarpa e cappello lo devo solo a te e al tuo blog, alle istruzioni che gentilmente mi hai offerto e dato con gentilezza ogni volta che te lo chiedevo.


la sciarpa e fatta a ferri tutto dritto ho solo cambiato la disposizione dei colori, ho fatto tutt’attorno l’orlo con l’uncinetto maglia bassa in modo che è venuto tutto un pò ondulato, il cappello con l’uncinetto maglia bassa alternando i colori….e fatta!!!
sono contenta e ti ringrazio tantissimo.

Nella prima foto si vede meglio, anche se le foto sono venute male ti assicuro è bella addosso a mia figlia……1 bacio

2**

Cara 2**,

non sai quanto mi faccia felice quello che mi hai scritto,anzi di più:orgogliosa!

Ben volentieri ti ho consigliato per fare queste meraviglie per la tua bimba.

Chissà come sarà contenta !!!

Ma non è finita qui,vero?

Attendo di vedere il tuo poncho!

Bacioni!

laur@

Nov 22, 2008 - tricot    2 Comments

BRACCIALETTI TRICOT

Elizabeth Yarborough

Elizabeth Yarborough

I braccialetti di lana sono di moda già da qualche tempo.

Se avete un po’ di volontà e un pò tempo, potete fabbricarne con risparmio sul costo(che si aggira sui 200€) , per di più personalizzandoli, le possibilità di variare il motivo sono infatti infinite.

Ve li presentiamo qui in tre versioni: la prima con le trecce semplici, la secondo con grana di riso doppio e la terza con le perline. La quantità di lana che ci vuole è molto piccola e quindi perché non comprare un gomitolo di cachemire per avere davvero un oggetto prezioso? Se volete  lavorate insieme un filato normale ed un filato finissimo metallizzato.
Come base, ho usato braccialetti che si trovano facilmente nei negozi a 99 centesimi. Alcuni sono di legno e non necessitano quindi nessun trattamento. Se si tratta di grossi braccialetti di plastica ricoperti di tessuto cerato o simile, è consigliabile prima toglierlo perché troppo scivoloso per tenere la “calza” con cui lo ricoprirete ed anche perché sono solitamente di colori molto vivaci e rischiano vedersi tra le maglie.

 

Occorrente

Occorrente Lana sport  23–26 punti per 10 cm (qui è stato usato il cachemire )
-5 ferri a doppia punta 3mm / US 2
-Perline
-Ago da tappezziere

-Prima di cominciare il lavoro, fate una prova con filato scelto – montate il numero di maglie indicato di seguito, lavorate 3 o 4 giri, passate le maglie su un ferro circolare e “provatelo” sul braccialetto che usate come base.

Bracciali di lana

Bracciali di lana

Deve essere abbastanza teso affinché la base non si muova dentro ma sufficientemente grande affinché la base non appaia tra le maglie. La prova serve (per le più coraggiose) anche per personalizzare il motivo – esiste un’infinità di libri sulla maglia e collane che propongono delle possibilità le più svariate per le trecce.

Per le perline invece ho smontato un paio di collane non esattamente bellissime ricevute nei pacchi che danno i giornali o i produttori di cosmetici come “omaggio”, contribuendo cosi anche al riciclo dei materiali. Sono da preferire quelle a foro grosso perché sono molto più facili ad mettere sul filo.

INIZIO

Inizio

Inizio

Tutti i braccialetti si lavorano in giro coi ferri a doppia punta.

L’inizio (e la fine) è uguale per tutti braccialetti: montare 56 maglie e dividerle su 4 ferri a doppia punta. Lavorare alcuni giri (io ne ho fatti 5) a maglia rasata finché l’altezza del pezzo sia qualche millimetro più piccola della metà dell’altezza interna del bracciale di base. Poi cominciare i motivi:


Variante 1. Trecce

1. giro: 2 rovescio, 4 diritto, 2 rovescio, 4 diritto, 1 rovescio
2 giro: come il 2.
3. giro: 2 rovescio, treccia su 4, 2 rovescio, treccia su 4, 1 rovescio
Ripetere finché l’altezza delle trecce sia sufficiente per ricoprire l’esterno della base.

Variante 2. Grana di riso
Lavorare in
grana di riso doppio fino ad ottenere l’altezza sufficiente per ricoprire l’esterno della base.
(D dritto, R rovescio)
DRDRDR
DRDRDR
RDRDRD
RDRDRD

Perline

Perline

Variante 3. Perline

Usando un ago da tappezziere, mettere sul filo di lavoro 48 perline. Spingerle più avanti sul filo in modo da poter lavorare l’inizio come per gli altri braccialetti. Arrivando all’altezza necessaria della parte interna, lavorare 1 giro a coste (1 diritto, 1 rovescio), cominciando con diritto. Sul giro successivo, lavorare nel modo seguente: 1 diritto, passare una maglia senza lavorarlo ed allo stesso tempo, passare il filo con la perlina davanti alla maglia non fatta, 1 diritto, 1 rovescio, 1 diritto, 1 perlina ecc. fino ad arrivare alla fine del giro. Lavorare 2 giri a coste doppie. Lavorare un giro con perline ma alternando le coste (v. schema). Lavorare di nuovo 2 giri a coste doppie, un altro giro i perline e finire con 2 giri a coste doppie. (D dritto, R rovescio, P perline)
D R D R D R D
D R D R D R D
D P D R D P D
D R D R D R D
D R D R D R D
D R D P D R D
D R D R D R D
D R D R D R D
D P D R D P D
D R D R D R D
D R D R D R D

Cucitura

Cucitura

FINE
Continuare a maglia rasata fino ad ottenere un pezzo di cui l’altezza è simile alla prima parte a maglia rasata. Tagliare il filo, lasciando un pezzo abbastanza lungo, prendere un ago da tappezziere (o un qualsiasi ago grosso a punta tonda) e cucire le due parti insieme, passando il filo nelle maglie rimaste sui ferri. Nascondere la fine del filo.
 

Nov 21, 2008 - tricot    8 Comments

knit cafè,per sferruzzatrici trendy

in Lifestyle
 
Il lavoro a maglia è tornato di moda e persino alcune dive di Hollywood si danno da fare con i gomitoli. Cancella lo stress, dicono. E così al posto dell’happy hour ora ci si dà appuntamento per uno stuzzicchino, si chiacchiera e si sferruzza in compagnia

Cancella lo stress, aiuta a rilassarsi, ad allontanare la mente dai problemi quotidiani, a lasciarsi alle spalle la giornata lavorativa e allo stesso tempo fa sentire produttive. Il lavoro a maglia, insomma, pare sia un toccasana. Ma soprattutto è tornato di gran moda, tanto che ha fatto proseliti persino in quel di Hollywood: Uma Thurman, Julianne Moore e Sarah Jessica Parker non si separano più dai loro ferri. Persino il gladiatore Russel Crowe ha detto che adora fare la calzetta (vedere fotogallery).

Al di là delle solite sciarpe e dei maglioni, gli accessori di lana sono molto alla moda: custodie per iPod, bracciali o collane, cinture, borsette, portamonete, soprammobili… Nei negozi di gomitoli la richiesta è aumentata e il lavoro a maglia (o all’uncinetto) è diventato un hobby per molte donne di età diverse, dalle studentesse alle manager, tutte in cerca di un po’ di relax. Così sono nati i Knit Caffè, che hanno preso piede anche in Italia: ritrovi per sferruzzatrici. Ci si dà appuntamento in un bar, tutte le settimane stesso giorno e stessa ora, si mangia uno stuzzichino, si chiacchiera, si lavora, ci si consiglia, ci si insegna a vicenda e soprattutto si socializza, si conoscono nuove persone. Il bello è vedere donne di 80 anni come di 18 sedute l’una accanto all’altra che chiacchierano come coetanee. E ogni tanto partecipa anche qualche maschietto.

I knit caffè ora si trovano in tutta Italia e qualcuno organizza persino i knit week end, full immersion tra laghetti alpini e ferri da calza. A Milano, per esempio, ci si ritrova al Coffee Design della Triennale al Caffè degli Atellani, allo Showroom Vivienne Westwood e in molti altri locali (qui e qui qualche dritta). Ma ci si può incontrare anche a Firenze, Torino, Roma, Liguria, Trentino… Basta cercare, oppure lanciare la moda nella vostra città!

Da non perdere: il 14 giugno si celebra in tutto il mondo la giornata del lavoro di maglia all’aperto.

Libero News

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Nov 18, 2008 - cucito, tricot, uncinetto    1 Comment

***girocollo***

Questo è un girocollo molto semplice da fare,si tratta di un lungo tubolare di tessuto(seta,pizzo,ecc…)infilato in un cerchietto di metallo ed arricciato.In alternativa si può sostituire il cerchietto con un cordino,e il tubolare lo si può fare anche ad uncinetto.In questo modo potrete avere la collana abbinata all’abito,se poi usate lo stesso tessuto dell’abito,o della borsa,il gioco è fatto!Simpatica anche l’idea di fare più di un tubolare di diversi colori o tessuti diversi,o alternati a perle.Insomma,basta un pò di fantasia!!! E ottimo il riciclaggio.
 Qui trovate tante creazioni molto carine:
Nov 6, 2008 - tricot    3 Comments

FIERA DI SAN ROCCO-FAENZA 2 novenbre 2008

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021120082394.jpg021120082407-001.jpgDurante il Medio Evo il lavoro di tessitura e fare la maglia era estremamente importante perchè era basilare per la vestizione di tutta la famiglia

Ringrazio le gentili donzelle per essersi prestate come modelle

Nov 3, 2008 - tricot    11 Comments

LE MIE GIACCHE

021120082380-001.jpg011120082364-001.jpg                                     011120082363.jpg                    Questa è una giacca di mia creazione,non so se ho inventato qualcosa che già esisteva,comunque la giacca eccola qui.Vi dò anche le spiegazioni,molto semplici:

  • COLLO:è un rettangolo di cm.150×15 eseguito a punto legaccio
  • DAVANTI:sono due rettangoli cm.12×65 di altezza eseguiti a punto diritto.Iniziando con cm.6 a punto legaccio per fare il bordo
  • DIETRO:un rettangolo di cm.54×65 a punto diritto,partendo con cm.6 a punto legaccio per fare il bordo
  • POLSINO:un rettangolo di cm.25×5 di altezza a punto legaccio
  • MANICHE:a punto diritto continuando dal polsino.Lunghe cm.52×42 di larghezza massima
  • CHIUSURA:non amo molto i bottoni,qui ho fatto dei lacci con il filato
  • Ovviamente le misure sono della mia giacca,ma,essendo fondamentalmente tutti rettangoli,è molto facile da modificare.
Nov 2, 2008 - tricot    2 Comments

con grande onore il portale MANI DI STREGA mi ha segnalato

1.jpg Nei nostri “Siti Consigliati”, only-one tricot, il blog di Laura, interamente dedicato al tricot…

Questi sono  indirizzi di siti che ci avete segnalato e ci sono piaciuti: ve li proponiamo volentieri

only-one tricot – il blog di Laura, dedicato al tricot, con tantissimi progetti da cui prendere spunto: “mi ritrovo a dar sfogo a questa mia creatività “martoriando”lane e filati, producendo capi unici non copiati ma partoriti dalla mia mente e dagli spunti che ricevo guardandomi intorno. Non sono opere d’arte, ma capi indossabili da chi si vuole distinguere”.