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Giu 7, 2008 - tricot    Commenti disabilitati su BICIC LANE TTANDO

BICIC LANE TTANDO

Pedalare a filet

Una bicicletta vintage ringiovanisce grazie alla creatività di Alice Tambosi.
Opere come queste raccontano come, dopo un anno, il fenomeno del knitting non si ancora passato di moda… Anzi! Sono sempre di più i giovani artisti (affermati e non) che si cimentano nel genere rinnovandolo per temi, progetti e materiali05bb02ddeab6530ed33b48cb61424fe0.jpg

Giu 5, 2008 - tricot    Commenti disabilitati su quadretto a stella

quadretto a stella

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Con il 1° colore avviare una catenella di 10 punti, chiudere ad anello con un piccolo punto sul 1° punto catenella, ed eseguire il 1° giro: lavorare 24 punti bassi, chiudere a cerchio;
2° giro: 2 punti catenella, lavorare 1 punto alto su ogni punto basso, chiudere a cerchio con 1 piccolo punto sul 1° punto alto.
3° giro, si lavora con le due lane: con il 1° colore, 2 punti catenella, 2 punti alti non chiusi e chiusi in un punto (+ filo sull’uncinetto, entrare nel punto di base, filo sull’uncinetto ed estrarre 1 maglia, filo sull’uncinetto e chiudere 2 maglie + ripetere dal + al + nel punto seguente, poi filo sull’uncinetto e chiudere il punto), con il 2° colore eseguire 5 punti alti tutti lavorati nel punto di base seguente, * tenere il filo che non lavora dietro e ricoprirlo ogni punto con il filo che lavora.
Eseguire dal * ak * 8 volte , chiudere a cerchio, tagliare il filo del 1° colore.
4° giro: 1 punto catenella, * 3 punti bassi, 2 punti alti; sul punto che chiude i due punti alti del 1° colore lavorare 1 punto alto 3 punti catenella e 1 punto alto; 2 punti alti, 4 punti bassi, * eseguire dal * al * 4 volte; si formano 4 angoli, chiudere e tagliare il filo

 

Mag 30, 2008 - tricot    Commenti disabilitati su Messyfish,un’artista della lana

Messyfish,un’artista della lana

8886d42c086115b4e69349d413b8a11d.gif I personaggi di Messyfish sono sempre a base maglia, preferibilmente tratti da calze, sempre pezzi unici uniti dalla ricerca per accomunare toys e design. Il segno particolare sono i grandi occhi azzurri, che a volte abbondano su un unico soggetto.c1b6c43f2d7386250c3d6b7d65332b5f.jpg

Mag 27, 2008 - tricot    1 Comment

POLSINO CHE ABBELLISCE LA MANICA

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ho realizzato questo paio di polsini perchè mi è sembrata un’idea simpatica.adornano il polso e valorizzano l’indumento.li ho eseguiti utilizzando prima i ferri,poi rifiniti ad uncinetto.questa è l’esecuzione:i punti sono per un filato abbastanza grosso da lavorare con il ferro n.8.ho iniziato con 24 maglie lavorate a coste 2/2 per una ventina di ferri.ho chiuso il lavoro,poi con l’uncinetto n.7 ho fatto un primo giro con un punto alto ed un punto catenella alternati,finendo con un punto alto.al secondo giro ho fatto 2 punti alti ed un punto catenella alternati.terzo giro tutto a ventaglietti(che si eseguono facendo 5 punti alti nello stesso punto,si saltano 2 punti e si fa un punto basso per chiudere il ventaglio)850ddde7ae1c8a49a221aa76987e882e.jpg

Mag 23, 2008 - tricot    4 Comments

PRIVACY

pubblicato: venerdì 09 maggio 2008 da pippawilson in: Maglia&Crochet

http://www.flickr.com/photos/bekathwia/Avete mai desiderato più privacy mentre lavorate, chattate o guardate video sul vostro computer? Certo, come tutti noi. Ma avreste mai pensato di risolvere il problema con qualche gomitolo e due ferri?

Bekathwia sì, e ha creato il geniale Body-laptop interface condividendo con tutti noi le istruzioni per farlo. Basta infatti seguire tutti gli step per realizzare il proprio angolo di privacy portatile.

Se invece non avete un laptop ma temete che i vostri vicini di scrivania spiino le vostre password oppure avete un capo che lesina sul riscaldamento in inverno, potete realizzare la versione da tastiera con il suo il coprischemo corredato. Bentornata privacy.c4834ec4ea6561808118cabecf803212.jpg

Mag 21, 2008 - tricot    2 Comments

PITTI UOMO

Tendenza Knit Out: al Pitti va di moda l’uomo con l’uncinetto

L'attore australiano alle prese con l'uncinetto
di Silvia Tomasi

Fra le manifestazioni di Palazzo Pitti, ecco l’ultima tendenza: l’uomo con un uncinetto o con i ferri dal calza. Ma cosa ci fa un maschio con quegli strumenti? Ebbene sì, lavora proprio come le nonne da tradizione sempre con i ferri per scialletti e babbuccine. Ma oggi il revival dello sferruzzare si lega strettamente al processo artistico: “L’uncinetto raggruppa una serie di nodi uniti, gli elementi sono semplicemente il filo, la barretta di metallo e… l’aria… È come scolpire nell’ aria…” così afferma Aldo Lanzini, artista -knitter, cioè sferruzzatore fra i più rinomati. Lanzini lavora solo con tessuti e filati e lega il suo nome agli Illegal Alliens, pupazzetti coloratissimi e alieni opere che Lanzini offre in adozione. (guarda i video su YouTube)  . La cantante Björk li utilizza nella sua ultima performance e le adozioni piovono fra artisti famosi come come Yoko Ono, John Galliano.
Ma a Firenze Lanzini insieme agli artisti dei Naba, la Nuova Accademia di Belle Arti e la designer Nicoletta Morozzi sono presenti nella Fortezza da Basso di Palazzo Pitti per i loro lavori di tricotage. Do knit yourself? Questo il titolo della manifestazione. A Pitti Filati ci sono in programma una serie di eventi fra il 4 e il 6 luglio. Il Knit Out, primo raduno dei knitters nazionali e il progetto Abito Multiplo, l’abito che prenderà forma grazie a una performance collettiva, sono entrambi alla Stazione Leopolda. Una serie di caffé si trasformeranno per l’occasione in knitcafé.
Per avere un assaggio di cosa Lanzini faccia con il suo uncinetto guardate i video apparso su youTube dove l’artista si imbozzola dentro un nido di punti in filo rosso.

 

L’iniziativa sta prendendo sempre più piede e La Pina a Radio Dee Jay sostiene il libero sferruzzamento.
Chi pensava che nell’arte vincessero i video e l’informatica, sappia invece che dal file si ritorna al filo.

Mag 15, 2008 - tricot    4 Comments

ERO IO LA RESPONSABILE DELLA SCIARPOOOOONA DI IMOLA

3/1/2008 (7:22) – LA STORIA

Cappuccino, gomitoli e fantasia
            L’Italia scopre la moda dei Knit café. E nei locali la lana fa tendenza
 eccomi qui a Imola alle prese con la sciarpa più lunga d’Italia
BOLOGNA
Il sintetico è bandito, troppo artificiale E poi via gli abiti cuciti su corpi innaturali e confezionati in stock. E’ tornato il tempo della maglia, soffice, colorata e di tendenza. E allora ecco che a sferruzzare non è più la nonna dai mille nipoti che dondola davanti al caminetto ma moderni club (chiamati knitting-group) che si danno appuntamento in locali alla moda per lavorare la lana in compagnia, fra un pettegolezzo e un tè.

Il primo bar-da-calza, che in inglese assume un tono più chic con il nome Knit Café, è nato a Los Angeles, all’8441 di Melrose Avenue, dall’idea di una giovane e bella donna in carriera che un giorno ha deciso di abbandonare lo stress di un lavoro da dirigente alla Cbs per dedicarsi allo sferruzzamento. Da allora la gomitolo-mania ha fatto impazzire donne sparse in tutto il mondo. In Italia i primi Knit Café sono nati a Milano, e ora l’angolo della maglia ha conquistato prestigiose «vetrine» nostrane, come la Triennale del capoluogo lombardo e la passerella di Pitti Filati a Firenze.

Antico mestiere
A traghettare questo antico mestiere verso la notorietà e trasformarlo in un hobby da star sono stati proprio i divi di Hollywood. Se infatti spesso attori&c ammettono con candore di non saper nemmeno rammendare un calzino, bè, il modaiolo tricottare (da tricotage) è tutta un’altra storia. E allora, fra leggenda e realtà, si racconta che il virile Russell Crowe curi con il lavoro a maglia la sua irascibilità e che l’algida Uma Thurman sferruzzi placida fra gli alberi di Central Park. Ma la lista dei famosi si allunga ancora con Sarah Jessica Parker, la Carrie di «Sex and the City», che porta perfino sul set la sua borsa dei ferri, Julia Roberts, che sta lavorando al film autoprodotto «The Friday Night Knitting Club», Julianne Moore e Winona Ryder. A rispolverare il capo di lana, con le sue trecce in evidenza e l’aspetto un po’ vintage che non passa mai di moda, sono stati anche gli stilisti che nelle collezioni dello scorso anno, quando «tricottare» era già di tendenza negli Stati Uniti (ma non ancora in Italia), hanno rilanciato i morbidi pull anni Settanta, maglioni Norvegia, vestitini in maglia e, addirittura, lunghi abiti da sera a punti grossi. Non per niente i capi aderenti hanno lasciato il posto ad ampi maglioncioni che cadono morbidi sui legging (come da un po’ di tempo sono stati ribattezzati i fuseaux).

L’alta moda
Lasciando stare l’alta moda e i divi d’oltreoceano, sferruzzare in compagnia ha iniziato ad appassionare le signore anche da noi. E così dopo il Knit Café di Los Angeles (strano luogo di nascita visto i miti inverni californiani), quello di New York (con gomitoli e ferri appesi alle pareti) e quello di Londra (dove tremila persone hanno dato vita ad una sferruzzata collettiva), sono arrivati Milano (per esempio lo showroom di Vivienne Westwood o il Caffè degli Atellani), Roma, Bologna, Torino, Palermo e così via. Si organizzano corsi di maglia, cucito, a volte anche tombolo, oppure semplicemente ci si ritrova per sferruzzare in compagnia davanti ad un cappuccino e dimenticare lo stress della vita di tutti i giorni.

Ma non tutte le città di possono «fregiare» di un Knit Café. E allora succede, in attesa di un bar come sede del proprio knitting group, si cerchi ospitalità in trattorie e bistrot. A Imola, per esempio, una cinquantina di donne «matte per la maglia» si trovano in un’osteria: maneggiano forchette e coltelli e poi si concedono il tempo per i ferri. Queste signore della lana, riunite dalla passione di Lorena Minardi, titolare del negozio «Fili di Dora», il giorno dell’Epifania srotoleranno per le strade di Imola la loro calda creazione collettiva, una sciarpa di 500 metri, la più lunga d’Italia. La voglia di maglia, almeno in America, non si è però limitata ad avvolgere corpi. E così Knitta (www.knittaplease.com), una comunità di appassionati, ha cominciato ad «ammorbidire» il paesaggio e le sue fredde architetture. All’inizio con micro-tubolari in soffice lana infilati sulle antenne delle auto in sosta, poi con «vestiti» per pali e piloni. Infine l’impresa più colossale, coprire di colorati manufatti alcune pietre della Grande Muraglia.

Mag 10, 2008 - tricot    1 Comment

rimanendo in tema tricot…

ecco un orologio fatto di….maglia!fantastico!                                                                                                               

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