come fare un micetto ad uncinetto o ai ferri
Una stola può rendere elegante un abito semplice e contemporaneamente…stare al caldo.
E’ molto semplice da eseguire con i ferri e occorre poco filato, che deve essere assolutamente soffice.
La stola consiste in un rettangolo lungo 1 metro e largo cm.60.
Non ha importanza il punto che si esegue,l’importante è tenere un punto morbido e non fare i bordi,perchè il suo “gioco” è proprio quello di arrotolarsi un pò.
Una volta fatto il rettangolo si cuciono assieme i 2 lati stretti arricciandoli.
Volendo ci si può applicare un fiore ad uncinetto(cerca i miei vari post in cui dò le spiegazioni).
Purtroppo nelle foto non è venuta bene,evidentemente la stola non è…fotogenica!
Caldo (fa pensare immediatamente al caminetto acceso). Coccoloso (avete presente quelle domeniche sul lettone, a base di tisane & dvd?). All’occorrenza very chic (non a caso, l’ha “inventato” Coco Chanel…). Stiamo parlando del tricot, quest’inverno di nuovo in grande spolvero, che rischia però di trasformarsi da prezioso-alleato-antigelo in nemico insidioso. Ecco le immancabili dritte di stile ad hoc:
Se amate i MAGLIONI voluminosi e pesanti, al punto da usarli in sostituzione del cappotto, ricordate di mantenere l’outfit sottostante asciutto nella linea e all’insegna del monocolore, preferibilmente scuro (per esempio: dolcevita & pantaloni a sigaretta neri), per scongiurare il rischio di accumulare visivamente qualche chilo extra.
Gli ABITI TRICOT sono particolarmente perniciosi, perché hanno la pessima abitudine di mettere in evidenza curve esuberanti e rotolini ribelli. Il fisico regge la sfida? Sì all’abbinamento con collant coprenti ton sur ton ed eleganti stivali scamosciati.
Personalmente adoro i CARDIGAN, che slanciano il busto creando con la loro allacciatura una fantastica linea verticale. Dettaglio chic: indossateli su una camicia/top in crêpe, abbottonate solo il primo o il secondo bottone e interpretate il tutto con una lunga collana.
Un moderato SCOLLO A “V” è il massimo per valorizzare un décolleté esuberante, che verrebbe invece penalizzato (con un deprecabile “effetto monoblocco”) dal classico girocollo ispirazione t-shirt o da quello simil-polo. Unica avvertenza: tenete sotto controllo la profondità della “V”, per non scivolare drammaticamente nel volgare/cheap.
Occhio a tutto quello che fa lievitare il corpo come un muffin: lana grossa, lavorazione a trecce, righe orizzontali, volant, vistosi bordi a coste, lurex o filati luccicanti, tasche applicate… Se volete che il vostro tricot faccia rima con allungante & snellente scegliete un FILATO SOTTILE, declinato nell’eterna maglia rasata e in una tonalità intensa ma scura. Infine, semaforo verde per il twin-set (mooolto Grace Kelly, riportato alla ribalta quest’inverno dalle ultime collezioni D&G e Dolce & Gabbana).
Sì alla manutenzione effetto lifting: investite in un cargo di detergenti specifici, Sfeltro, spazzole antipallini, soprattutto se puntate sull’investimento per antonomasia: il CASHMERE. Una maglia splendida ma deprecabilmente maltrattata vede perdere tutto il suo potenziale di eleganza.
E ora, tocca a voi!
(Nella foto, tricot multicolor: un estratto dalla collezione Autunno/Inverno 2008-09 di Kenzo).
Ecco una sciarpona fatta e inventata da me.E’ fatta a triangolo(moooooooooolto lungo),le frange non sono tagliate ma sono fatte a punto catenella all’andata e a punto basso il ritorno.Poi mi è piaciuta l’idea di un fiorellone finale non cucito alla sciarpa ma “legato” con il punto catenella alla parte stretta.Insomma,una sciarpa divertente da fare e da portare.
Ecco una idea simpatica per utilizzare avanzi di lana o cotone ,adornare l’albero di Natale con le nostre creazioni “infrangibili” e che possono diventare allegri regali a chi apprezza la nostra creatività.Si prendono dei palloncini gonfiabili (meglio quelli piccoli, tipo bombe d’acqua) e dopo averli gonfiati e chiusi, li si spennella con colla tipo Vinavil diluita (1 parte di acqua e 4 di colla, all’incirca, in modo da ottenere una colla liquida, ma non troppo). Con della lana o del cotone, meglio se colorati, si comincia a girare a caso intorno al palloncino creando una specie di “gabbia”. Quando si pensa di aver ricoperto a sufficienza il palloncino, si ferma il capo finale a un pezzo della corda della “gabbia” e se rispennella il tutto con la colla.
Poi bisogna farlo asciugare e quindi, quando si sente che la lana e’ diventata dura, si fa scoppiare il palloncino e lo si estrae dall’interno della pallina.
Successivamente, se si vuole, si puo’ spruzzarla con uno spray, magari dorato,o con brillantini-Volendo si possono inserire all’interno piccoli oggetti in tema natalizio.
Questa è una giacca di mia creazione,non so se ho inventato qualcosa che già esisteva,comunque la giacca eccola qui.Vi dò anche le spiegazioni,molto semplici:
Nancy Mellon e Corrine Bayraktaroglu sono diventate famose nel mondo per il loro Knit Knot Tree: un albero che si trova a Yellow Springs, Ohio, completamente ricoperto dai loro colorati lavori a maglia.
Le due avevano iniziato con una piccola sezione sul tronco principale, e poi hanno proseguito, dovendo utilizzare prima una sedia, poi una scaletta, poi una scala, per arrivare fino ai rami più alti.
Il semplice lavoro a maglia si è velocemente trasformato in un vero e proprio progetto artistico, a cui la gente ha poi aggiunto bigliettini con poesie o piccole decorazioni, per rendere ancora più vivace questo albero. Di sicuro questo albero non soffrirà troppo il freddo, vero?