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Giu 26, 2008 - bricolage    1 Comment

ARRIVA IL CALDO…

  Arriva il caldo e si mangiano gelati,ora c’è un motivo in più per mangiarli,si usano gli stecchini per farci un paralume che useremo nelle buie notti invernali,in qualche modo dovremo darci da fare no?Quindi sotto con i moretti!!!

Giu 24, 2008 - bricolage    5 Comments

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Come realizzare una borsa Kelly di Hermes con la carta

kelly hermes carta paper toys

Hermes

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18:58 ScrittoSe anche voi sognavate di ricevere una borsa Kelly di Hermes in coccodrillo in regalo , ma nessuno ha deciso di sacrificare la sua carta di credito (e un alligatore) per la vostra gioia, sappiate che non è detta l’ultima parola. Da oggi, tutte le fashioniste con il conto in banca in profondo rosso, che non possono permettersi nemmeno di entrare in una boutique di Hermes, possono costruirsi da sole la propria borsa Kelly usando la carta.
Su Kelly Bag Papercrafts trovate il template da scaricare per realizzare la vostra Kelly di Hermes. per queste borse (di carta) super-esclusive, sarà possibile effettuare il download . Meglio approfittarne subito oppure passerete per quelle che non si possono permettere nemmeno una Kelly di Hermes di carta.

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Giu 23, 2008 - bricolage    12 Comments

REALIZZATE UN LAMPADARIO CON I BICCHIERI DELLO YOGURT

 

pubblicato da francesca camerino 

Lampadario di plastica fai-da-te E’ colorato, semplice da realizzare, economico e per costruirlo si può utilizzare del materiale riciclato. E’ un bellissimo lampadario da soffitto. La scelta é per il rosso, il giallo e l’arancione ma anche recipienti di altri colori possono fare al caso vostro. Pensate ad abbinarlo all’arredamento della camera nella quale sarà appeso.

In questo caso, i 70 bicchieri sono stati legati tra loro con del fil di ferro e legati all’anello del paralume. Il calore non fonde la plastica perchè é stata usata una lampadina a basso consumo, che non scalda. Inoltre la distanza tra la copertura di bicchierini e la lampadina 845ef1c6f02d035b85a43930d87b85a8.jpgé molta. Buon lavoro

Giu 17, 2008 - bricolage    4 Comments

PIANTE SOTTO VETRO

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Vere piante verdi, vive e in grado di crescere sottovetro.

Vediamo come si fa: occorre un vaso di vetro dalla imboccatura non troppo stretta e dalla base larga, sono adatti allo scopo le piccole damigiane, i vasi da conserva, le vaschette sferiche dei pesci rossi, i barattoli da cucina o quelli che un tempo si usavano nelle drogherie per conservare dolciumi, purché di vetro trasparente o verde chiaro, qualche manciata di ghiaia o di argilla espansa, qualche manciata di terriccio, alcune piantine (il loro numero dipende dalla grandezza del vaso), scelte fra le seguenti: dieffenbachia, ficus pumila, peperomia, saintpaulia, felci di ogni tipo, capelvenere, kalanchoe, muschio.

Se il vaso ha l’imboccatura tanto stretta da non permettere alla mano di entrarvi servono anche:

-un imbuto fatto con un cartoncino,
-un bastoncino appuntito,
-un grosso tappo di sughero,
-un bastoncino con un anello di ferro ad una estremità.

Per preparare le tue piante in bottiglia procedi in questi modo:
Aiutandoti con l’imbuto di cartone fai scivolare la ghiaia sul fondo della bottiglia. Adesso versa uno strato di terriccio sopra a quello di ghiaia.
Infila il tappo di sughero sulla punta del bastoncino e con esso livella e pressa leggermente il terriccio. Togli il sughero dal bastoncino e con la punta del bastoncino stesso scava nel terriccio tante buchette quante sono le piante che devi sistemare. Adesso è il momento più delicato: quello di interrare le piante.

Sistema una piantina sull’anello dell’altro bastoncino, introducilo nella bottiglia e con pazienza colloca la pianta in una delle buchette appena preparate. Procedi così per tutte le piantine, poi metti il tappo di sughero sul bastoncino appuntito ed usalo per fissare bene le piante e pressare nuovamente il terreno. Infine innaffia delicatamente in questo modo: introduci il bastoncino nella bottiglia, appoggiandolo nella zona che vuoi bagnare e fai scorrere lentamente un filo di acqua lungo il bastoncino stesso.

Le piante in bottiglia hanno bisogno di pochissime cure:

-qualche goccia d’acqua ogni tanto, un po’ di pulizia per asportare le eventuali foglie secche.

Se la tua bottiglia ha il tappo puoi chiuderla: la aprirai solamente quando le sue pareti si appannano, in modo da far uscire l’acqua in eccesso. La cosa a cui devi fare più attenzione è il luogo in cui intendi sistemarle: come tutte le piante, esse hanno bisogno di luce ma devi assolutamente evitare che vengano colpite dai raggi diretti del sole.

Giu 15, 2008 - bricolage    2 Comments

SONO UNA BORSA,NON SONO UNO STRACCIO!!!

che ne dite di farcela noi in casa con le nostre mani?ad13a8896d1413f7bd99607ed5d2c451.jpg

 

Cuoricini verdi sul panno giallo morbido e trapuntato. Capiente, pratica e perfetta per sdramatizzare anche i look più rigorosi. A soli € 8!

Dai lavandini… al sotto braccio bon ton di Milano. Questione di stracci e grande genialata di Craig Bonera, erede di una storica pelletteria milanese. All’insegna del suo mantra “made on the third planet from the sun” Craig ha lasciato l’amor cortese per le borse classiche per dedicarsi alle prime bag hand made realizzate con mociovileda 100%. “Viaggio molto e ogni meta mi regala un’idea – ci racconta Craig – quella delle borse straccio è un dono di Londra e di mia sorella che usa una shopper fatta con stracci da cucina.” E le reazioni? “All’inizio le clienti storcevano il naso. Il prodotto finito ha avuto però un successo inaspettato e una continua richiesta di pezzi anche personalizzati! Tra uno straccio e l’altro s’intravede anche qualche stampa trés chic: ecco anche Audrey Hapburn formato trolley. “La valigia di Miss Hapburn è stata venduta dopo soli 15 minuti di vetrina. Warhol docet.
di D. Capozzo e O. Fontana

Giu 3, 2008 - bricolage    Commenti disabilitati su ROSE DI METALLO

ROSE DI METALLO

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Tratto dal libro di Donatella Ciotti
“Perline. Progetti facili e veloci “

La duttilità della maglia metallica consente di ottenere con estrema facilità autentici capolavori di scultura come le bellissime rose da usare singolarmente per ciondoli o orecchini oppure come delicati elementi di gioielli di fattura più complessa

Occorrente
– 20 cm di nastro di maglia metallica alto 3 cm
– Chiodo a T.
– Pinze coniche

Tagliate 20 cm di nastro di maglia metallica alto 3 cm. Ripiegate un’estremità del nastro su se stessa e create una sorta di rotolino. Piegate il nastro ad angolo retto verso l’esterno e avvolgetelo su se stesso con un giro completo. Lasciate il nastro morbido e date forma alla maglia prima di iniziare un nuovo giro.
Continuate a eseguire pieghe e avvolgimenti tenendo il nastro ben saldo tra le dita fino a che la rosa non avrà raggiunto la grandezza desiderata. Tenete presente che è necessario lavorare con delicatezza in modo da conferire al fiore volume e morbidezza. 35cab4e10dda947752a0b564c6ce96cf.jpg
Con le pinze e un pezzetto di filo di ferro eseguite alla base della rosa alcuni avvolgimenti, ben stretti e compatti, in modo da formare una specie di codino, che servirà come supporto per l’eventuale aggancio di una spilla. ee044435854fab4e1660f92db6fca192.jpg244b1c2b187c96c5330e6a322e35cee3.jpg
Per montare la rosa a ciondolo, inserite tra le pieghe della stessa un chiodo a T e, con l’aiuto della pinza conica, piegate l’estremità del chiodo a formare un anellino, nel quale farete passare un nastrino o una catenella.
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Giu 2, 2008 - bricolage    Commenti disabilitati su ARANCIA ANTI TARME DEODORANTE

ARANCIA ANTI TARME DEODORANTE

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Occorrente: 1 arancia, chiodi di garofano in abbondanza, polvere di cannella, nastro di carta o raso.

Infilare in modo deciso i chiodi di garofano nell’arancia, cercando di non lasciare spazi tra un chiodino e l’altro.

Una volta riempita l’arancia porla su un supporto circolare che permetta una buona ventilazione, ad esempio un porta tovaglioli piuttosto che una tazzina del caffe’, per almeno 15 giorni in modo che si disidrati e divendi solida e secca.

In seguito mettetela in un sacchetto con la polvere di cannella e lasciate passare qualche giorno (circa una settimana), rigirando ogni tanto il sacchetto in modo da impregnare per bene l’arancia.

Finita questa operazione estrarre l’arancia dal sacchetto lasciando cadere l’eccesso di polvere di cannella e quindi confezionarla a proprio piacere… con nastri, fiocchi di carta o altre decorazioni.

L’oggetto può essere usato come dono, come deodorante in cucina, piuttosto che come valido antitarme in un armadio o un cassetto. 

Mag 26, 2008 - bricolage    Commenti disabilitati su consigli utili e divertenti

consigli utili e divertenti

Un tappeto da parete

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Come per mantenere in salute il tappeto prezioso? Appendilo! Magari come testata del tuo letto. Per rendere invisibili i punti d’aggancio, fai due o tre asole, cucendo saldamente una fettuccia resistente dietro al tappeto, poi attaccalo con ganci a tassello alla parete. Il consiglio in più: un altro trucco per far durare più a lungo i tuoi tappeti, è ruotarli periodicamente. Così eviterai di calpestare sempre lo stesso lato e i mobili non lasceranno il segno.

La scala portatutto

Hai una scala di legno e non sai se eliminarla o riutilizzarla? Ecco qualche idea per trasformarla in qualcosa d’altro. Prima di tutto carteggiala e dipingila con un colore che stia bene nell’ambiente in cui la metterai. Può diventare un portariviste per il salotto: basta appoggiarla a una parete e appendere i quotidiani ‘a cavallo’ dei gradini.

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Oppure se la rifinisci con una vernice impermeabilizzante – che la protegge dall’umidità – sarà il nuovo portasalviette del bagno.

E i piatti? Nell’armadio!

Il servizio di piatti della nonna o i calici di cristallo della lista nozze: che peccato tenerli chiusi nella vecchia credenza dimenticata. Se hai in casa un armadio a due ante di cui ti volevi disfare, è il momento di trasformarlo. Togli le ante e le cerniere e rivesti i ripiani e il fondo con una carta fantasia. Sistema a vista sulla scaffalatura il tuo servizio prezioso e i calici. Se vuoi esporre i piatti in verticale, devi fissare con i chiodini un listello di legno sul ripiano, a 10 cm dal fondo, così i piatti non scivolano in avanti.


Mag 12, 2008 - bricolage    Commenti disabilitati su PASTA DI SALE

PASTA DI SALE

a583ad8c44bff90a543b1cde299e0f1e.jpgIngredienti | Impasto | Colorazione | Conservazione | Attrezzi per la modellazione | Asciugatura | Rifinitura | Consigli INGREDIENTI Farina la scelta tra 0 e 00 è soggettiva: la 00 rende la pasta più bianca. Sale fino sarebbe bene frullarlo (con un macinacaffè o un tritatutto) per rendere la pasta più liscia, ma chi ama un oggetto più “rustico”, può benissimo usare il sale così com’è. Ad ogni modo, il sale dei monopoli di stato è il migliore. Acqua quella del rubinetto a temperatura ambiente. IMPASTO Per un buon impasto utilizzate: una tazza di sale, 2 tazze di farina e acqua quanto basta per ottenere un impasto malleabile, ma non troppo morbido e che non si attacchi alle dita quando lo lavorate (con l’esperienza imparerete da soli quanta acqua mettere). Il mio consiglio è di aggiungere acqua poco alla volta fino a raggiungere la consistenza desiderata. Impastate il tutto fino a che gli ingredienti non si siano completamente amalgamati. Si potrebbe utilizzare anche un’impastatrice, ma il sale col tempo rischia di arrugginire le lame. A voi la scelta!! COLORAZIONE Per colorare gli oggetti di pasta di sale si può procedere in due modi: colorarli dopo la cottura con acquerelli, tempere o colori acrilici, o colorare la pasta prima di creare gli oggetti. Ognuno potrà scegliere la tecnica che gli è più congeniale: potete fare delle prove e vedere quella che preferite. Per colorare l’impasto potete usare: colori a tempera, colori alimentari o addirittura spezie (caffè, cacao, cannella, ecc.); amalgamate il colore alla pasta e continuate a lavorarla fino a quando non si sarà ottenuto un impasto omogeneo. Ricordatevi però che, una volta asciutto, l’oggetto sarà leggermente più chiaro. CONSERVAZIONE Per quanto riguarda la conservazione della pasta fresca, potete utilizzare dei sacchetti di plastica: state attenti a tenerli ben chiusi, altrimenti la pasta si secca. La pasta può essere utilizzata anche il giorno dopo, ma il mio consiglio è di usarla tutta in giornata perché i giorni successivi risulta un po’ più molle e anche aggiungendo farina, l’impasto non è più ottimale e, inoltre, cuocendo assumerà una colorazione più giallognola. Per quanto riguarda invece l’oggetto finito, non c’è limite alla sua durata, purché abbiate avuto l’accortezza di spruzzarlo di vernice trasparente (lucida od opaca) per preservarlo dall’umidità (ricordate di spruzzare l’oggetto sia sopra sia sotto). ATTREZZI PER LA MODELLAZIONE Quello che serve per modellare la pasta di sale, oltre alle vostre mani, potete reperirlo benissimo in casa: Coltelli e tagliapizza per tagliare la pasta Stuzzicadenti per fare gli occhi e sostenere la testa delle bambole Mattarello o stendipizza per spianare la pasta Rondella per i ravioli per tagliare la pasta facendo uno smerlo (per creare pizzi) Spremiaglio per fare i capelli delle bambole Stampi per biscotti per fare delle formine Cannucce per fare buchi Fil di ferro per fare gancetti per appendere le sculture o in alternativa, gancetti per i quadri (quelli triangolari) e ogni altra cosa che la vostra fantasia vi suggerisca. Una grattugia, pizzi e altre cose con dei rilievi potranno servirvi per creare dei motivi sulla pasta (per esempio per i vestiti delle bamboline). Potranno inoltre essere utili delle stecche di legno o plastica (quelle per modellare la creta), dei pennelli per inumidire la pasta durante la lavorazione, carta stagnola su cui appoggiare i modelli. ASCIUGATURA DEI PEZZI Questa è la fase più importante: da una perfetta asciugatura dipende la riuscita e la durata di un oggetto. ASCIUGATURA IN FORNO (elettrico o a gas): la temperatura deve essere bassissima (altrimenti i pezzi si gonfiano e si crepano) e lo sportello deve rimanere leggermente aperto per permettere l’uscita dell’umidità. Tempo di asciugatura: dipende ovviamente dalla grandezza e spessore dell’oggetto, ma ricordatevi che più un pezzo “cuoce”, più sarete sicuri che sia perfettamente asciutto anche all’interno. Ad esempio: per un orsetto di circa 8/10 cm di altezza, l’asciugatura dovrà durare almeno 12/15 ore (la pasta cuoce subito all’esterno, mentre per l’interno ci vorrà più tempo). Ricordate inoltre di togliere l’eventuale carta stagnola su cui poggia l’oggetto, altrimenti la parte inferiore non si asciugherà mai. In conclusione: un pezzo è “cotto” quando la pasta è perfettamente dura (soprattutto nella parte inferiore) ASCIUGATURA ALL’ARIA O SUL TERMOSIFONE: questo metodo è consigliato per oggetti sottili e comunque ci vorrà sicuramente più tempo che in forno, ma è ugualmente un buon sistema (e soprattutto più economico !!) RIFINITURA DEGLI OGGETTI Una volta cotto e colorato, un oggetto può essere ulteriormente “abbellito” con fiori secchi, pizzi, nastri e stoffe. CONSIGLI A questo punto non vi resta che cominciare a creare gli oggetti (per i particolari, vi rimando alla sezione progetti dove ci sono le istruzioni dettagliate per creare alcuni oggetti). Ricordatevi quanto segue: per “incollare” la varie parti degli oggetti tra di loro, basta bagnarle con dell’acqua lavorate su fogli di alluminio in modo da poter spostare gli oggetti senza deformarli per le bamboline, create prima la struttura interna (corpo e gambe), fatela cuocere e dopo procedete aggiungendo il resto E ora……BUON LAVORO !!!! 

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